SPARATE SUL REGISTA! - PERSONAGGI E STORIA DEL CINEMA DI EXPLOITATION

SPARATE SUL REGISTA - PERSONAGGI E STORIA DEL CINEMA DI EXPLOITATION, di Alberto Farina

Autore: Alberto Farina



Casa editrice:
Il Castoro, Milano, 1997


Collana:
Gli imprevisti



Pagine:
174



Formato:
14x21,5



Prezzo:
16,50€ (2000)



Lingua:
Italiano

Indice:

Introduzione


Prefazione di John Landis

Due o tre parole sulla cosiddetta “exploitation” di Samuel L. Bronkowitz

Introduzione

Ed Wood, “il peggiore regista del mondo”

Tutte le tette di Russ Meyer

Lo chiamavano El Santo

Renè Cardona padre e figlio

Herschell Gordon Lewis, “il guru del gore”

Le diavolerie di William Castle

Trucchi, gimmicks e gadgets

Andy Milligan, re del low-budget

Ray Dennis Steckler, l'arte dell'improvvisazione

Quella faccia di bronzo di Archie Hall

Ted V. Mikels, il signore del castello

Jesus Franco, il più prolifico regista vivente

Roger Corman produttore, “papa del pulp popolare”

Al Adamson, pioniere del riciclaggio

John Waters, l'estetica del repellente

Fred Olen Ray, verso la modernità

Charles Band e l'Empire Entertainment

La saga dei pomodori assassini

Jim Wynorski, donne e soldi

Troma, spazzatura d.o.c.

Joe D'Amato, il caso italiano


Videografia

Bibliografia


Appassionata ed esaustiva panoramica del so bad it's good in celluloide, Sparate sul regista! scandaglia più di quarant'anni di cinema di exploitation, illuminando (dis)avventure e filmografie dei maestri della serie Z, da William Castle sino agli epigoni straight-to-video dei nostri giorni. Ex-collaboratore di Mad Movies e tra i massimi esegeti italiani di John Landis (è autore del Castorino dedicato al maestro, nonché suo assistente di produzione per The Stupids e Blues Brother 2000), Farina indaga soprattutto le loro deliranti traversie produttive, gli ingegnosi stratagemmi pubblicitari (imprescindibile lo spassoso capitolo dedicato ai gimmicks) e la concezione del cinema insieme disincantata e naif.
Il libro predilige un tono leggero e ironico e dedica molto spazio all'aneddotica dei diretti interessati, di cui riporta commenti e stralci da interviste, senza d'altra parte dimenticare un quadro filmografico puntuale e approfondito.
Arricchito da oltre sessanta illustrazioni, il volume è impreziosito da una breve intervista a Joe D'Amato e da un intervento-cammeo di Samuel L. Bronkowitz, il fantomatico produttore di The Kentucky Fried Movie di Landis.

Dario Stefanoni