UNDERGROUND E TRASGRESSIONE – IL CINEMA DELL'ALTRA AMERICA IN DUE GENERAZIONI

UNDERGROUND E TRASGRESSIONE – IL CINEMA DELL'ALTRA AMERICA IN DUE GENERAZIONI, di Antonio Tedesco


Autori: Antonio Tedesco

Casa editrice:
Castelvecchi, Roma, 2000

Collana:
Contatti

Pagine:
187

Formato:
11x18

Prezzo:
9,30€

Lingua:
Italiano

Indice:

Introduzione

Parte prima

Ventiquattro possibilità di comunicare ogni secondo

- Brevi note sul Cinema Underground

Parte seconda

Art, Pop Art, Business-Art

- Il cinema di Andy Warhol
- Warhol
- Warhol e Morrisey

Parte terza

Perdizione e redenzione

Viaggio negli abissi della trasgressione

- Le idee
- I protagonisti
- I film: Nick Zedd
- I film: Richard Kern

Conclusioni

Filmografie

Riferimenti bibliografici

Videografia

Webgrafia

Un innegabile silenzio critico avvolge ancor'oggi il Cinema della Trasgressione, delirante fucina creativa attorno cui si raccolse una piccola ma ostinata genìa di filmmakers che agitava la New York degli anni '80, tra nichilismo avantgarde, collerico pastiche di generi poco rispettabili (porno e splatter su tutti) e consapevolezza arty d'ascendenza warholiana. Il saggio di Antonio Tedesco, insieme alla serie di vhs e dvd curata da Bruno di Marino per Rarovideo, rappresenta uno dei pochissimi tentativi della critica italiana di ripercorrere quegli anni.
Tedesco, già autore di due monografie su Tarantino e Zemeckis, è interessato soprattutto a raccontarne il contesto culturale e le affinità con le precedenti avanguardie d'oltreoceano, dal New American Cinema al cinema pop di Warhol. E se la prima metà del libro è difatti dedicata alla poetica warholiana, già celeberrima, più oltre si approfondisce l'opera dei soli Kern e Zedd, dimenticando i molti protagonisti minori della factory trasgressiva (Tommy Turner, David Wojnarowicz, Beth B, Jon Moritsugu..).
Per questi motivi, Underground e trasgressione è indicato soprattutto per il neofita, in quanto guida introduttiva scorrevole e sintetica, resa agevole dal formato tascabile e da venti illustrazioni in bianco e nero. Per una lettura più approfondita, si rimanda invece a Deathtripping di Jack Sargeant (1995), che sull'argomento rimane ancora il riferimento bibliografico più esauriente.

Dario Stefanoni