SPIKE LEE - TUTTI I COLORI DEL CINEMA

Spike Lee - Tutti i colori del cinema, a cura di Giona A. Nazzaro


Autori: Giona A. Nazzaro (a cura di)


Casa editrice: Stefano Sorbini Editore, Roma, 1996


Collana: Sentieri Selvaggi


Pagine: 160


Formato: 21x15


Prezzo: 22 €


Lingua: Italiano

Indice:


Introduzione,
di Federico Chiacchiari


Spike Lee: Musica Per Gli Occhi, di Demetrio Salvi


Joe's Bed-Stuy Barbershop: We Cut Heads, di Rinaldo Censi


Lola Darling, di Michele Fadda


School Daze, di Giuseppe Gariazzo


Fa’ La Cosa Giusta, di Demetrio Salvi


Mo’ Better Blues, di Marco Martani


Jungle Fever, di Federico Chiacchieri


Malcom X, di Giona A. Nazzaro


Crooklyn, di Massimo Causo


Clockers, di Rinaldo Censi


Girl 6, di Giona A. Nazzaro


Spike Lee Attore, di Michele Fadda


Percorsi del Black Cinema, di Rinaldo Censi


Bibliografia, di Giona A. Nazzaro


Questo volume uscito nel 1996 per gli agguerriti appassionati di Sentieri Selvaggi si concentra sul lavoro di Spike Lee sino all'anno di Girl 6. Si analizza adeguatamente anche la filmografia dagli esordi (il primo film preso in considerazione è Joe's Bed-Stuy Barbershop: We Cut Heads del 1983), si passa per i successi di Fà La Cosa Giusta (Do The Right Thing) del 1989 e l’immenso (202 minuti di durata) biopic Malcom X: in tutto quindici preziose schedine che ci aiutano a entrare nelle tematiche e nelle storie narrate da Lee.
Si descrive nei dettagli l’inarrestabile ascesa di uno dei primi autori neri della storia del cinema, divenuto ormai una credibile coscienza critica della cultura afroamericana tout court. Nell’agile volume si punta il dito, oltre che sulla bravura tecnica, anche sulle straordinarie doti di businessman che gli hanno permesso di primeggiare in differenti campi artistici oltre il cinema: videoclip, spot pubblicitari, libri, gadget, dischi, ecc…
Non solo autore di cinema politico e di rivolta quindi, rivoluzionario nella sua militanza black, ma anche un imprenditore di se stesso quanto mai lucido, sveglio e consapevole.
Prima della classica bibliografia finale, troviamo due articoletti, uno su Spike attore e uno piuttosto interessante sulla blaxploitation intitolato Percorsi del Black Cinema. Forse mai come oggi nei suoi film si può percepire l’humus obamiano, gli assolo di Coltrane e Ellington, la sex machine, la superiorità sessuale negra, i colori di Basquiat, i canestri di Jordan, la danza di Muhammad Ali, la filosofia della Nazione dell’Islam e delle Black Panthers, l’Hip Hop dei Public Enemy, gli schemi liberi del free di Coleman e Cherry, modelli che col passare degli anni si sono sempre più standardizzati e professionalizzati nella sua filmografia successiva.
Ad impreziosire il tutto anche un ricco corredo fotografico.


Marcello Consonni