CLINT EASTWOOD

CLINT EASTWOOD di Giulia Carluccio


Autore: Giulia Carluccio (a cura di)


Casa Editrice: Marsilio, Venezia, 2009


Collana: Elementi


Pagine: 172


Formato: 13,5x18,5


Prezzo: € 16,50


Lingua: Italiano

Indice:

Il cinema di Clint Eastwood. Questioni, paradossi, film, di Giulia Carluccio


Il cavaliere pallido, di Matteo Pollone


Gli Spietati, di Guglielmo Pescatore


Un mondo perfetto, di Vincenzo Buccheri


Mystic river, di Giulia Carluccio


Million dollar baby, di Giacomo Manzoli


Note al testo


Apparati

- Biografia, a cura di Matteo Pollone

- Filmografia, a cura di Matteo Pollone

- Bibliografia, a cura di Matteo Pollone

Prendete una figura come quella di Clint Eastwood, con alla spalle oltre trenta film da regista e chissà mai quanti da attore, scrivetene una pubblicazione esaustiva, completa, globale dopo una lunghissima letteratura in merito, fatelo anche nel milgiore dei modi possibile e state sicuro che vi leggeranno in pochissimi. E chi lo farà storcerà il naso per la prolissità e la complessità dell’opera. Prendete invece la filmografia dell’ultimo classico tra i registi americani, studiatela attentamente individuandone i film chiave e le tematiche portanti, stando bene attenti che le pellicole selezionate evidenzino sia le specificità di un corpus unico che la coerenza insita in esso e fatene un libro relativamente breve.

Con questa concezione Giulia Carluccio, Università di Torino, e Marsilio Edizioni, affrontano nella collana elementi una filmografia tanto dibattutta e magmatica che stonerebbe se analizzata con altro approccio. Il volume in questione contiene, oltre ad un’intelligente introduzione alla figura di Eastwood che lo colloca meglio all’interno della definizione l’ultimo dei classici, cinque saggi che studiano altrettante pellicole del regista, senza la spocchia di parlare esclusivamente dei suoi capolavori. Matteo Pollone nel suo Il cavaliere pallido studia il rapporto tra i generi cinematografici nella produzione di Eastwood partendo da Pale Ride, così come fa Guglielmo Pescatore nella sua analisi de Gli spietati. I saggi di Vincenzo Buccheri e Giulia Carluccio, rispettivamente su A Perfect World e Mystic River continuano il discorso iniziato nella prefazione, tentando di riposizionare e quindi elevare ulteriormente il cinema del regista ‘dagli occhi di ghiaccio’ attraverso una confutazione del suo approccio come meramente classico. I due saggi inoltre anticipano inoltre quanto dirà Giacomo Manzoli nel suo lavoro su Million Dollar Baby, un film capace di esemplificare l’atteggiamento curioso e critico del cineasta nei confronti dei dibattiti socio-culturali americani e la sua capacità di far convivere in un’unica, coerente, filmografia, personaggi ai margini della società ed (anti)eroi contraddittori.

Il tutto racchiuso in una confezione semplice ma elegante, con foto in bianco e nero ma nitide, dimensioni tascabili e prezzo abbordabilissimo.

Troviamogli un difettuccio dai: le note non sono a piè pagina ma in fondo al libro, rendendo così di tanto in tanto scomoda la lettura.


Michelangelo Pasini