CINEMA POLIZIESCO FRANCESE

Cinema poliziesco francese, di Mauro Gervasini

Autori: Mauro Gervasini



Casa editrice:
Le Mani - Microart's, Genova, 2003



Collana:
Cinema



Pagine:
215



Formato:
14x21



Prezzo:
15€



Lingua:
Italiano

Indice:

Polar perchè


Memorie dal Milieu

- Il feuilleton nero

- Il genio del crimine

- Il fantasma nel cinema

- L'invenzione di Maigret

- Maigret e il cinema


Fronte del noir

- La mitologia del fallimento

- Pepè-le-Moko: metafisica del genere

- Jean Gabin

- Il sole non è per loro

- I polar della Continental

- L'anarchico Malet

- Dédée d'Anvers, fine di un epoca


Parigi Calibro 9

- La Série Noire

- La "serie nera" al cinema

- Touchez pas au grisbi

- Rififi chez les hommes

- Il ritorno di H-G. Clouzot

- Libri e film della Noire époque

- José Giovanni

- Il buco

- Asfalto che scotta


Melville

- Il giocatore e lo spione

- L'evaso e l'ispettore

- Il samurai

- Le guardie e i ladri

- Il regista


Anni di piombo

- Il polar ai tempi della Nouvelle Vague

- Il polar come mezzo di trasporto: Claude Chabrol

- Un genere di destra

- Jacques Deray

- Manchette e il neopolar


Casino totale

- Il polar d'autore

- Il polar estetizzante

- Jean-Claude Izzo e il noir mediterraneo


Bibliografia cronologica


Filmografia cronologica


Se l'unico scopo di una recensione fosse quello di valutare, positivamente o meno, un libro, un film, un quadro, non sarebbe necessario spendere parole per parlare dei volumi scritti e curati da Mauro Gervasini, in quanto tutti dalla fattura impeccabile. Prendendo questa come una tautologia parlare del 'Cinema poliziesco francese' significa descriverlo, non recensirlo.
L'autore nella prefazione avverte immediatamente il lettore: questo libro non vuole essere "un'antologia di libri e film", come a dire di non aspettarsi un libro dizionaristico e classificatorio quanto un insieme di scritti che possano ricostruire la storia del polar francese e contestualizzarne il fenomeno all'interno di un panorama più ampio come quello del noir cinematografico generale.
Ancora nella prefazione, Gervasini precisa che non sarebbe stato possibile parlare del 'Cinema poliziesco francese' senza dare più di un accenno alle sue origini letterarie e a quanto questo genere abbia tratto la propria linfa vitale dalla letteratura d'oltralpe. Ecco perchè quest'opera è un continuo gioco ad incastro tra romanzi e film, tra feuilleton e serie tv ad essi ispirate, tra sceneggiatori, scrittori, registi, poliziotti che diventano grandi narratori e malavitosi che si redimono e diventano fini cineasti.
Forse per rendersi il lavoro più facile, forse perchè unico modo per organizzare razionalmente la pubblicazione, l'autore sceglie di procedere cronologicamente partendo dalle origini del polar per arrivare ai più moderni, e decisamente diversi, polizieschi à la Luc Besson. Ad interrompere una scrittura che procede anno dopo anno, il capitolo su Jean-Pierre Melville, che, nonostante sia stato inserito in ordine cronologico, segna, anche per il lettore, un momento spartiacque, una svolta totale. Come sottolinea lo stesso Gervasini, l'importanza del regista nella cinematografia noir mondiale ha reso obbligatoria la scelta di dedicargli un intero capitolo, nonostante il volume si fosse mosso fino a quel momento in territori più generalisti, meno specifici.
Di testi sul genere in Italia ce ne sono davvero pochi, ragione in più per apprezzare questo lavoro del critico di Varese.

Michelangelo Pasini