ERNST LUBITSCH

Ernst Lubitsch, di Marco Salotti

Autori: Marco Salotti



Casa editrice:
Le Mani - Microarts', Genova, 1997



Collana:
Cinema



Pagine:
236



Formato:
14x21



Prezzo:
12,91€



Lingua:
Italiano

Indice:

Cinema muto tedesco (1913-1922)


Cinema muto americano (1923-1928)


Cinema sonoro americano (1929-1947)


Nota biografica


Filmografia


Bibliografia essenziale


Indice dei nomi e dei film


Marco Salotti, docente di Storia del cinema all'Università di Genova, decide di trattare la filmografia di Ernst Lubitsch con una progressione quasi cronologica, nonostante le continue assonanze e rimandi che ogni opera del cineasta di origine tedesca possiede in relazione a quelle precedenti e successive. Decide quindi di accettare la macro divisione tra cinema muto (diviso a sua volta in periodo tedesco e periodo americano) e cinema sonoro, facendo seguire al suo volume la naturale evoluzione della filmografia di Lubitsch. Ai primi quindici anni del lavoro del maestro della commedia sofisticata, periodo muto tedesco e muto americano appunto, decide però di dedicare un'attenzione molto minore: le trenta pagine che trattano ognuno di questi due momenti sono un unico lungo saggio nel quale i titoli dei film, le situazioni, i protagonisti e le tematiche si intrecciano creando un solo corpus che evita di soffermarsi troppo su un film rispetto all'altro. Nei primi due capitoli le pellicole che vanno a comporre anno dopo anno il substrato sopra il quale si svilupperanno i film a venire sono citati e sfiorati, ma mai approfonditi singolarmente; la scelta dell'autore è evidentemente quella di privilegiare il periodo più celebre del cinema di Lubitsch, gli anni in cui il cineasta ha firmato capolavori intramontabili come Mancia competente, Scrivimi fermo posta, Vogliamo vivere e decine di altri. Nel capitolo dedicato appunto al cinema sonoro americano del regista, Salotti si sofferma a studiare pellicola per pellicola, fornendo per ciascuna opera un'analisi puntuale e dettagliata, che di tanto in tanto ha l'unico difetto di fondarsi troppo sugli snodi narrativi, risultando così di difficile (e quasi inutile) lettura per chi non avesse visto questa o quella pellicola.
Intelligentemente l'autore dedica solamente una manciata di pagine alla biografia del regista, descrivendone il percorso che lo ha portato dal ruolo di commesso a regista e produttore tra i più celebri nella hollywood degli anni Trenta.
La sezione finale del libro, dedicata alle schede di ogni film è sorprendentemente attuale anche alla luce dell'emorragia di informazioni dell'epoca di internet: dati come il metraggio della pellicola, giorno, città e cinema della prima del film, tagli censorei vari, sono spesso irreperibili nei diversi siti internet dedicati al cinema del regista.

Michelangelo Pasini