NON E' TEMPO DI EROI - IL CINEMA DI JOHNNIE TO
Autori: Matteo Di Giulio, Fabio Zanello (a cura di) | Indice: Parte seconda - Generi Parte quarta - Opere Bibliografia | Il primo volume italiano dedicato al cinema di Johnnie To, cineasta che ha contribuito a tenere alta la bandiera cantonese in un periodo non proprio fiorente della sua storia e che ha ulteriormente avvicinato i festival del vecchio continente al cinema orientale, ha sicuramente diverse frecce al suo arco, ma al contempo non è esente da difetti. Il primo, veniale a dir la verità, riguarda la sua veste grafica: copertina e foto interne dimostrano che l'attenzione di autori e casa editrice si è decisamente mossa verso altri lidi. Peccato, perchè un capitolo come Geometrie significanti, interessantissimo studio sulla composizione del quadro nel cinema di To, avrebbe meritato un apparato iconografico più chiaro e nitido, a supporto di un saggio di indubbio valore. Uno dei meriti che bisogna riconoscere ai curatori del libro è quello di essere riusciti a scomporre la vastissima filmografia del regista (ad oggi oltre cinquanta film) ed organizzarla per macro-argomenti, capaci di andare oltre la mera divisione per generi. Altro punto a favore dei curatori è sicuramente quello di aver riunito alcune delle penne più capaci, informate e forbite dell'intero panorama giornalistico italiano, tra cui spiccano il solito Giona A. Nazzaro e l'imprevedibile Andrea Bruni. La scelta di affidare ogni paragrafo del libro ad una persona diversa si è però rivelata anche un'arma a doppio taglio: i saggisti, forse perchè poco informati sul lavoro dei loro colleghi, si sono ritrovati più volte a riproporre il medesimo ragionamento e concetto espresso da un altro autore qualche pagina prima. Questo causa, di tanto in tanto, ripetizioni che appesantiscono la lettura di un libro altrimenti molto scorrevole. Precisa e puntuale la sezione dedicata alle schede dei film diretti, scritti e prodotti da To e dalla sua Milkyway Image, con tanto di cast, informazioni tecniche, sinossi e una breve recensione. Un volume che riesce ad essere contemporaneamente sintetico e completo nonostante il panorama tanto vasto che si propone di coprire, e che per questo è consigliatissimo a chi si avvicina per la prima volta al cinema del maestro cantonese. Chi è già avvezzo alle sue pellicole troverà invece un volume capace di teorizzarne i concetti base, senza brillare particolarmente per originalità ed intuizioni. Bibliografia completa e curatissima. Michelangelo Pasini |