NON E' TEMPO DI EROI - IL CINEMA DI JOHNNIE TO

Non è tempo di eroi. Il cinema di Johnnie To

Autori: Matteo Di Giulio, Fabio Zanello (a cura di)



Casa editrice:
Edizioni Il Foglio, Piombino, 2008



Collana:
Cinema - Split Screen



Pagine:
261



Formato:
15x21



Prezzo:
15€



Lingua:
Italiano

Indice:

- Approcciare uno spirito puro, di Matteo Di Giulio



Parte prima - Introduzione a Johnnie To

- Il 'brand' di Johnnie To, di Sergio Di Lino

- Ai confini della via lattea, di Matteo Di Giulio


Parte seconda - Generi

- La notte più lunga - Il noir secondo Johnnie To, di Emanuele Sacchi

- Tante strade per essere felici - Johnnie To e la commedia

- Dal Rosso al nero, di Andrea Bruni

- Sfida alle origini - Wuxia e tradizione, di Stefano Locati

- Elementi Melò, di Fabio Zanello



Parte Terza - Temi

- Alla ricerca del tempo - La durata e l'attesa nel cinema di Johnnie To, di Michele Raga e Mariolina Diana

- Geometrie significanti - La gestione dello spazio nel cinema di Johnnie To, di Andrea Fontana

- Attori, corpi e costumi ovvero come salvare il cinema di Hong Kong e l'arte della recitazione, di Leung Wing-Fai

- La cinefilia istintiva, di Alessandro Borri

- I suoni del caso, di Pier Paolo Vigevani

- Ieri, ancora una volta, ossia come Kei-Fung imparò a combattere misurando il proprio gesto, di Giona A. Nazzaro

- Ptu, o dell'immanenza del montaggio notturno, di Davide Tarò

- Pratiche elettive - Politica e triadi a Hong Kong, di Stefano Locati

- Hong Kong-Udine-Cannes, di Andrea Fornasiero


Parte quarta - Opere

- Film di Johnnie To, di Roberto Curti, Matteo Di Giulio, Sergio Di Lino, Stefano Locati, Emanuele Sacchi


Bibliografia


Il primo volume italiano dedicato al cinema di Johnnie To, cineasta che ha contribuito a tenere alta la bandiera cantonese in un periodo non proprio fiorente della sua storia e che ha ulteriormente avvicinato i festival del vecchio continente al cinema orientale, ha sicuramente diverse frecce al suo arco, ma al contempo non è esente da difetti. Il primo, veniale a dir la verità, riguarda la sua veste grafica: copertina e foto interne dimostrano che l'attenzione di autori e casa editrice si è decisamente mossa verso altri lidi. Peccato, perchè un capitolo come Geometrie significanti, interessantissimo studio sulla composizione del quadro nel cinema di To, avrebbe meritato un apparato iconografico più chiaro e nitido, a supporto di un saggio di indubbio valore. Uno dei meriti che bisogna riconoscere ai curatori del libro è quello di essere riusciti a scomporre la vastissima filmografia del regista (ad oggi oltre cinquanta film) ed organizzarla per macro-argomenti, capaci di andare oltre la mera divisione per generi. Altro punto a favore dei curatori è sicuramente quello di aver riunito alcune delle penne più capaci, informate e forbite dell'intero panorama giornalistico italiano, tra cui spiccano il solito Giona A. Nazzaro e l'imprevedibile Andrea Bruni. La scelta di affidare ogni paragrafo del libro ad una persona diversa si è però rivelata anche un'arma a doppio taglio: i saggisti, forse perchè poco informati sul lavoro dei loro colleghi, si sono ritrovati più volte a riproporre il medesimo ragionamento e concetto espresso da un altro autore qualche pagina prima. Questo causa, di tanto in tanto, ripetizioni che appesantiscono la lettura di un libro altrimenti molto scorrevole.
Precisa e puntuale la sezione dedicata alle schede dei film diretti, scritti e prodotti da To e dalla sua Milkyway Image, con tanto di cast, informazioni tecniche, sinossi e una breve recensione.
Un volume che riesce ad essere contemporaneamente sintetico e completo nonostante il panorama tanto vasto che si propone di coprire, e che per questo è consigliatissimo a chi si avvicina per la prima volta al cinema del maestro cantonese. Chi è già avvezzo alle sue pellicole troverà invece un volume capace di teorizzarne i concetti base, senza brillare particolarmente per originalità ed intuizioni.
Bibliografia completa e curatissima.


Michelangelo Pasini