IL WESTERN DI ANTHONY MANN

Il western di Anthony Mann, di Matteo Pollone



Autori: Matteo Pollone



Casa editrice:
Le Mani - Microart's, Genova, 2007



Collana:
Le Mani Cinema



Pagine:
139



Formato:
14x21



Prezzo:
14€



Lingua:
Italiano


Indice:

- Prefazione di Giaime Alonge



La Modernità del classico. Prologo


Anthony Mann e il western

- L'evoluzione del western

- Mann & Co.



Frontiere

- Il western e il concetto di frontiera

- La centralità della Guerra Civile

- Classificazioni


Necessità della vendetta

- Struttura

- La vendetta

- Chase e Yordan


Filmare la lacerazione

- Ultimi bagliori di un crepuscolo

- L'avvenire che trascina via e il passato che rende prigionieri


Avidità e innocenza

- Il concetto di famiglia, la folla, il villain

- Una donna nella ballata e un pard al proprio fianco


Il re delle montagne. Lo spazio

- Spazi sociali

- Sfondi e percorsi

- Gli spazi della tragedia


Figures in a landscape

- Ad altezza uomo

- La libertà della camera

- Cinepresa e personaggio


Cimarron. Epilogo (del western)

- Yancey Cravat, l'ultimo westerner

- Il cowboy e l'imperatore


Fine di una storia


Anthony Mann. Vita e carriera

- La giovinezza

- Gli esordi

- I noir degli anni Quaranta

- Gli anni Cinquanta e il western

- Gli anni sessanta e la morte


Filmografia


Bibliografia


In Italia non veniva pubblicato un volume su Anthony Mann da oltre vent'anni, dal 1986 per l'esattezza, anno in cui Alberto Morsiani scrisse un 'Castoro' sul mai dimenticato regista di Winchester '73. Del libro di Matteo Pollone, dedicato solo ed esclusivamente alla produzione western del cineasta, ce ne era davvero bisogno. Il volume del giovane studioso, le cui 150 pagine non sembrano sufficienti a trattare l' argomento nonostante questo sia circoscritto a 10 pellicole, parte con un'interessante summa degli sforzi fatti per teorizzare e classificare il western ad opera dei suoi studiosi più celebri, come R. Bellour, A. Bazin e J. L. Leutrat. Il tentativo di Pollone trovare l'esatta collocazione del cinema del regista all'interno di un macrocosmo così grande sono apprezzabili ma forse un po troppo dispersivi, specie nell'economia del breve libro in questione. Il cuore dell'opera, e sicuramente il pezzo forte del volume, è la scomposizione del cinema western di Anthony Mann nei suoi elementi principali, siano essi contenutistici o formali. E' qui che l'autore analizza prima come la società, intesa come uomo, donna e famiglia, si inserisca nel contesto cinematografico del regista, poi come lo spazio venga utilizzato da Mann non solamente come sfondo alle sue opere, ma acquisti un ruolo predominante in tutto il suo modo di intendere la settima arte. Risulta più che interessante inoltre il capitolo sullo stile e la forma delle pellicole del cineasta di San Diego, capace di colorare ogni sua inquadratura di una personalità facilmente riconoscibile.

Gli ultimi capitoli, dedicati alla biografia del regista e a qualche accenno al periodo 'noir' e 'kolossal' di Mann, rispettivamente precedente e successivo alla fase western, sono una lettura semplice e scorrevole, ma non così tanto approfondita.


Il lavoro di Pollone oltre ad essere apprezzabile è da considerare necessario (vedi premessa), ma è troppo riduttivo per poter essere considerato la parola definitiva sul western del cineasta, nè tantomeno sul suo cinema in toto.