LE CARTE DEL WESTERN
Autore: Jean-Louis Leutrat, Suzanne Liandrat-Guigues | Indice: | Le carte del western per Jean-Louis Leutrat e Suzanne Liandrat-Guigues non sono tanto le mappe dei luoghi in cui il genere si è sviluppato, non sono i territori che hanno ispirato scrittori e cineasti a sviluppare una letteratura così fiorente in merito, quanto le infinite figure, figurine, personaggi, oggetti e situazioni che hanno composto la storia del cinema western e che, nonostante siano tanto numerose da essere quasi impossibili da citare tutte, formano un corpus allo stesso tempo variegato e diverso ma ben riconoscibile. Per questo gli autori decidono di aprire il libro riportando un vero e proprio catalogo degli elementi che hanno costituito, e che tuttora lo stanno facendo, il cinema del west, scomponendolo nelle sue componenti diegetiche fondamentali: i personaggi che popolano questi film, i luoghi in cui questi si spostano e agiscono e l'insieme di situazioni tipiche che il western ha generato nel corso degli anni. Nel farlo prendono in considerazione quasi ed esclusivamente l'arco temporale dal 1950 al 1960, ed operano quello che pur sembrando un semplice elenco è in realtà la teorizzazione di storie e protagonisti archetipici del western americano. Nella seeconda parte del libro, intitolata 'Trasformazioni', gli autori analizzano il western delle origini e quello crepuscolare. Ma perchè un catalogo si completi è necessario infatti contestualizzarlo, capire cosa lo ha generato, la lunga storia che ha portato alla nascita del genere definito da Andrè Bazin "Il cinema americano per eccellenza". Chiude il libro un approfondimento dedicato ad uno dei film simbolo di tutto il western statunitense, "Ombre Rosse" di John Ford, sviscerato ed analizzato sotto ogni punto di vista in oltre cinquanta pagine. Le sezioni iconografiche sono tre come quelle in cui si divide il libro stesso: una dedicata ai volti e ai personaggi del west, l'altra, l'unica a colori, presenta qualche locandina, la terza è esclusivamente dedicata ad "Ombre rosse". Seppur abbastanza derivativo, per esempio dall'opera di R. Bellour "Il Western", 1973, questo volume è un'interessante lettura per chi volesse porre i primi paletti per recintare un genere altrimenti difficile da approcciare senza l'ausilio di una mappa concettuale. Il capitolo dedicato al film di Ford è fin troppo approfondito. Traduzione dall'originale ad opera di Carlo Alberto Bonadies e Enrica Zaira Merlo. Michelangelo Pasini |