LA CRITICA CINEMATOGRAFICA - METODO, STORIA E SCRITTURA

La critica cinematografica - Metodo, storia, scrittura, di Claudio Bisoni

Autori: Claudio Bisoni



Casa editrice:
Archetipo Libri, Bologna, 2006



Collana:
I Prismi Cinema



Pagine:
319



Formato:
17x24



Prezzo:
34€



Lingua:
Italiano

Indice:

Profilo critico

- Premessa

- Metodologia

- Un termine generico

- Il campo della critica cinematografica

- La critica come mestiere. Il modello di analisi di David Bordwell

- Tipologie di significato

- Doppioni oppositivi e temi

- Vincoli e libertà: i limiti dell'interpretazione

- Storia della critica e storia della cultura: gli studi sulla ricezione

- Un po' di storia

- In francia dagl anni Dieci alla Seconda Guerra Mondiale

- Il secondo dopoguerra e la nascita della critica moderna

- La politique des auteurs

- La critica moderna tra novità e tradizione

- In Italia: dalle origini all'avvento del fascismo

- Tra anni Venti e anni Trenta

- Dagli anni Ottanta a oggi


La critica in pratica: testi

- Matilde Serao, "Chi si commuoverà, chi ammirerà"

- Louis Delluc, "Intolerance"

- Louis Delluc, "Da Oreste a Rio Jim"

- Ricciotto Canudo, "One exciting night"

- Alberto Cecchi, "Il nostro pane quotidiano"

- Giacomo Debenedetti, "Un giorno alle corse"

- Giuseppe De Santis, "Per un paesaggio italiano"

- Antonio Pietrangeli, "Analisi spettrale del film realista"

- Luigi Chiarini, "Tradisce il neorealismo"

- Guido Aristarco, "E' realismo"

- Mario Gromo, "Luci del varietà e Macbeth"

- André Bazin, "Rashomon"

- André Bazin, "Il delitto perfetto"

- Francois Truffaut, "Ali Babà e la politica degli autori"

- Francois Truffaut, "La finestra sul cortile"

- Jean-Luc Godard, "Supremazia e soggetto"

- Jean-Luc Godard, "Hollywood o morire"

- Eric Rohmer, "Stromboli"

- Eric Rohmer, "Di tre film e di una certa scuola"

- Jacques Rivette, "Mizoguchi visto da qui"

- Jacques Rivette, "Dell'abiezione"

- Luc Moullet, "La portinaia e il boscaiolo"

- Michel Mourlet, "La bellezza della conoscenza"

- Giuseppe Marotta, "Caduto nella piana di Michelangelo Antonioni"

- Giovanni Grazzini, "Viridiana"

- Pier Paolo Pasolini, "La dolce vita: per me si tratta di un film cattolico"

- Lino Miccicchè, "Marcia trionfale"

- Giuseppe Turroni, "Per favore non mordermi sul collo"

- Adriano Aprà, "Che c'è di nuovo? Jerry Lewis e un cinegiornale neorealistico (Apollon, una fabbrica occupata)"

- Goffredo Fofi, "Jean-Luc Godard: week-end e Francois Truffaut: il ragazzo selvaggio"

- Frieda Grafe, "Nicht versohnt"


- Roland Barhes, "Sade Pasolini"

- Rainer Werner Fassbinder. "Come le foglie al vento"

- Enzo Ungari, "Le ombre di un sogno da Huston a Wenders"

- Giovanni Buttafava, "Ultime disavventure dell'impostazione corretta"

- Jonathan Rosenbaum, "Rocky Horror/Playtime contro Centro Commerciale/Casa"

- Tania Modleski, "La donna e il labirinto: Rebecca di Alfred Hitchcock"

- Pauline Kael, "I cancelli del cielo"

- Serge Daney, "Un sogno lungo un giorno"

- Alberto Farassino, "Quando Adriano scese in terra"


La critica allo specchio

- Francois Truffaut, "I sette peccati capitali della critica"

- Francesco Casetti, "Semiotica, critica, lettura"

- Marcello Walter Bruno, "Critica atto puro"

- Gianni Canova, "Contro la cinefilia"

- Lorenzo Pellizzari, "La Trivialkritik"


Bibliografia


Indice dei nomi





La storia della critica cinematografica è materia enorme, intricata, controversa, e certo difficile da confinare in trecento pagine, a maggior ragione se in un solo volume si vogliono fornirne sia i cenni storici che analizzarne gli scritti fondamentali.
Il lavoro di Claudio Bisoni non si concentra tanto sulla scrittura del volume, quanto nella sua organizzazione, nel lavoro di cesello che mai come in questo caso si rende necessario. Decide quindi di dedicare solamente una cinquantina di pagine alla presentazione della critica cinematografica prima a livello teorico, poi a livello storico e passare poi a ragionare sul lavoro dei critici. La parte più consistente del volume è infatti dedicata all'analisi dei testi, delle recensioni di alcune tra le più importanti penne che abbiano mai animato il dibattito cinematografico a livello mondiale. Ogni scritto proposto è anticipato da una breve nota bibliografica (dove è indicata la pubblicazione originale dell'articolo) e seguito da un commento critico (che l'autore preferisce chiamare chiave di lettura) che contestualizza la recensione nel dibattito in cui si inserisce, fornisce qualche nota biografica dell'autore e ne dà un'interpretazione alla luce di quanto analizzato nella premesse teorica del libro. La selezione di articoli proposti si può definire polarizzata tra i critici appartenenti all'entourage dei Cahiers Du Cinema da una parte e le figure che hanno ruotato intorno al panorama neorealista italiano dall'altra. La terza porzione del libro è dedicata alla meta-critica, alla critica che parla di se stessa, si guarda allo specchio, si analizza, si loda o si schernisce, ma soprattutto alla critica che si interroga sul proprio ruolo e sulla propria legittimità. La scelta di ridurre questa sezione a 5 articoli lascia al lettore un po' l'amaro in bocca.
Nonostante l'infinita mole di materiale da cui pescare e nonostante il libro abbia un approccio più accademico e adatto allo studente universitario, il lavoro di selezione effettuato da Claudio Bisoni risulta eccellente nel mostrare le diverse sfumature e correnti che si sono contrapposte all'interno di correnti come quella dei giovani turchi e nel presentare al lettore una mappa, assolutamente e obbligatoriamente parziale, della storia di chi ha vissuto il cinema da spettatore (quasi)partecipante. Si soffre leggermente la brevità del commento critico ad ogni articolo riportato.
Grafica scarna, nessuna immagine, ma in questo caso importa veramente poco.

Michelangelo Pasini