ASSOCIAZIONI IMPREVEDIBILI – IL CINEMA DI WALERIAN BOROWCZYK
![]() Autori: Alberto Pezzotta, (a cura di) | Indice: Introduzione, di Alberto Pezzotta Dopo Borò il diluvio, di Valerio Caprara Diseguale metodicamente, di Marina Pierro La filigrana polacca, di Pascal Vimenet Crepino gli artisti! Rituali d'amore. Mendiargues e Borowczyk, dalla pagina allo schermo, di Roberto Curti Borowczyk e le censure, di Alberto Pezzotta Rivedo Boro..., di Michael Levy Quattro interviste (e una dichiarazione), di Walerian Borowzyck Born in the Box. Intervista tardiva con Walerian Borowczyk, di Bertrand Mandico Filmografia, a cura di Alberto Pezzotta con la collaborazione di Federico Rossin e Roberto Curti Bibliografia essenziale Note sugli autori | La corposa e densa monografia curata da Pezzotta è stata pubblicata in occasione del Trieste Film Festival, dov'è stata dedicata una retrospettiva completa al maestro polacco. Il volume, elegantemente impaginato e illustrato, è strutturato in saggi di diversi autori che ben illuminano la duplice anima artistica di Boro, maestro d'animazione stop-motion negli anni '50 e '60 e raffinato interprete di un erotismo di evidente marca surrealista nei decenni successivi. Tra i contributi è particolarmente interessante l'intervento di Federico Rossin, che analizza nel dettaglio la produzione d'animazione con precisione storica e grande ricchezza di riferimenti iconografici, sempre appropriati e ficcanti nella loro trasversalità (si va dalle “cine-tassonomie” di Greenaway alle immagini “ciselées” dei lettristi, da Svankmajer a Hollis Frampton). Imprescindibile poi la parte dedicata alle interviste, con un lungo e illuminante entretien con Rivette e una divertita schermaglia sul tema della censura tratta dalle pagine de L'Europeo; molto curata anche la filmografia, dove spiccano tra le critiche dell'epoca le parole appassionate di Alberto Moravia. Il volume, dal prezzo forse leggermente eccessivo, vanta infine un prezioso apparato iconografico a colori di 16 pagine, rivolto, e questo è un peccato, unicamente alle sue opere extracinematografiche: dipinti, sculture, illustrazioni, collages e manifesti. Dario Stefanoni |