ASSOCIAZIONI IMPREVEDIBILI – IL CINEMA DI WALERIAN BOROWCZYK

UASSOCIAZIONI IMPREVEDIBILI – IL CINEMA DI WALERIAN BOROWCZYK, di Alberto Pezzotta


Autori: Alberto Pezzotta, (a cura di)



Casa editrice:
Lindau, Torino, 2009



Collana:
La via lattea



Pagine:
204



Formato:
17x24



Prezzo:
22€



Lingua:
Italiano

Indice:

Introduzione, di Alberto Pezzotta


Dopo Borò il diluvio, di Valerio Caprara


Diseguale metodicamente, di Marina Pierro


La filigrana polacca, di Pascal Vimenet


Crepino gli artisti!
Walerian Borowczyk cineasta polacco d'animazione, di Federico Rossin


Rituali d'amore. Mendiargues e Borowczyk, dalla pagina allo schermo, di Roberto Curti


Borowczyk e le censure, di Alberto Pezzotta


Rivedo Boro..., di Michael Levy


Quattro interviste (e una dichiarazione), di Walerian Borowzyck


Born in the Box. Intervista tardiva con Walerian Borowczyk, di Bertrand Mandico


Filmografia, a cura di Alberto Pezzotta con la collaborazione di Federico Rossin e Roberto Curti


Bibliografia essenziale


Note sugli autori


La corposa e densa monografia curata da Pezzotta è stata pubblicata in occasione del Trieste Film Festival, dov'è stata dedicata una retrospettiva completa al maestro polacco. Il volume, elegantemente impaginato e illustrato, è strutturato in saggi di diversi autori che ben illuminano la duplice anima artistica di Boro, maestro d'animazione stop-motion negli anni '50 e '60 e raffinato interprete di un erotismo di evidente marca surrealista nei decenni successivi. Tra i contributi è particolarmente interessante l'intervento di Federico Rossin, che analizza nel dettaglio la produzione d'animazione con precisione storica e grande ricchezza di riferimenti iconografici, sempre appropriati e ficcanti nella loro trasversalità (si va dalle “cine-tassonomie” di Greenaway alle immagini “ciselées” dei lettristi, da Svankmajer a Hollis Frampton). Imprescindibile poi la parte dedicata alle interviste, con un lungo e illuminante entretien con Rivette e una divertita schermaglia sul tema della censura tratta dalle pagine de L'Europeo; molto curata anche la filmografia, dove spiccano tra le critiche dell'epoca le parole appassionate di Alberto Moravia.
Il volume, dal prezzo forse leggermente eccessivo, vanta infine un prezioso apparato iconografico a colori di 16 pagine, rivolto, e questo è un peccato, unicamente alle sue opere extracinematografiche: dipinti, sculture, illustrazioni, collages e manifesti.

Dario Stefanoni