SETTE NOTE IN NERO DI LUCIO FULCI - VIAGGIO NEL CINEMA DELLA PRECOGNIZIONE E DEL TEMPO

SETTE NOTE IN NERO - VIAGGIO NEL CINEMA DELLA PRECOGNIZIONE E DEL TEMPO, di Giovanni Modica

Autori: Giovanni Modica


Casa editrice: Morpheo Edizioni, Piacenza, 2008

Collana: -


Pagine: 232


Formato: 14x22


Prezzo: 15€


Lingua: Italiano

Indice:

Il fato dentro e fuori il film


Sinossi


Scienza o leggenda?


Parallelismi involuti


Depistaggio su due fronti


La fine... è nota


Un film sul tempo avanti nei tempi


Sette note in rapporto al cinema internazionale e a quello italiano


Le musiche


All'interno del filone


Soluzioni registiche


Dittico fulciano: due capolavori, due linee di poetica: la religiosità e il Tempo


(Presunte) Ascendenze letterarie


(Presunti) Crediti cinematografici


Debiti mancati


La lettera (i futuri multipli vs. il Destino)


Gli interpreti di "Sette note in nero"


Condizionamenti


Visto con gli occhi di oggi


Siena


Storia produttiva


Il soggetto

- Intervista a Ernesto Gastaldi (autore del pirmo soggetto del film)


La sceneggiatura

- Intervista a Dardano Sacchetti (sceneggiatore del film)


La fotografia

- Conversazione con Sergio Salvati (autore della fotografia)


Il remake indiano


Signore e signori... la Fulci's factory


Curiosità


Rassegna stampa d'epoca


Crediti


Il libro di Giovanni Modica è un'opera davvero coraggiosa per almeno due motivi: prima di tutto dopo Il terrorista dei generi, il preziosissimo e insuperabile volume ad opera di Paolo Albiero e Giacomo Cacciatore, era lecito pensare che nessun altro in Italia si sarebbe dedicato al cinema di Lucio Fulci per almeno una decade; inoltre, un libro interamente dedicato all'analisi di un solo film, è materia alquanto complicata per un debutto come quello di Modica.
Il libro in questione sviscera Sette note in nero sotto ogni suo aspetto: parte dalla ambigua definizione che ne viene data dalla critica (giallo, thriller o opera che unisce questi elementi a caratteristiche puramente fantasy?) per passare alla contestualizzazione della pellicola all'interno del cinema whodunit italiano ed internazionale, ed analizzarne successivamente il posto occupato all'interno dell'intera cinematografia di Lucio Fulci e poi soffermarsi su comparti più tecnici come musica, fotografia, regia e sceneggiatura. La passione dell'autore per il cinema del regista ed in particolare per l'opera che analizza nel libro traspare dalla strabordante quantità di elementi che riesce a rilevare e studiare all'interno di un unica pellicola. Il rovescio della medaglia è però un'analisi che spesso scade nel fanatismo: alcune posizioni di Giovanni Modica risultano totalizzanti e molto spesso le prove portate ad avvallare certe tesi risultano troppo forzate. Inoltre la tendenza a fornire al lettore fin troppi appigli testuali ha il sapore più di una dimostrazione scientifica che di un'analisi cinematografica. L'utilizzo strabordante di rimandi diegetici ha infatti di tanto in tanto il sapore di una excusatio non petita. L'autore, probabilmente conscio del rischio di scrivere un'opera pesante ed eccessivamente specifica, sfronda il suo linguaggio di ogni ridondanza e preferisce uno stile prettamente divulgativo, scadendo però in alcuni passaggi nel troppo colloquiale.
Le interviste a Sergio Salvati, Dardano Sacchetti e Enesto Gastaldi, rispettivamente direttore della fotografia, sceneggiatore e soggettista del film hanno l'indiscusso pregio di essere pienamente centrate e di evitare la chiacchierata generale sul cinema di Lucio Fulci, in luogo di un approfondimento atto a sciogliere i pochi nodi di Sette note in nero che lo studio di Modica non è a sbrogliare.

Michelangelo Pasini