LA VISIONE NEGATA - IL CINEMA DI MICHAEL HANEKE

LA VISIONE NEGATA - IL CINEMA DI MICHAEL HANEKE, di Fabrizio Fogliato

Autori: Fabrizio Fogliato


Casa editrice: Edizioni Falsopiano, Alessandria, 2008


Collana: Viaggio in Italia


Pagine: 240


Formato: 15x21


Prezzo: 15€


Lingua: Italiano

Indice:

Nota editoriale, di Fabio Francione


Capitolo primo: La visione negata

- Esercizi crudeli

- Frammenti dal passato

- Austria infelix


Capitolo secondo: Michael Haneke

- Ritratto di un regista "contro"

- Spostamenti progressivi del dolore


Capitolo terzo: La trilogia glaciale

- "Guerra civile" minuto per minuto

- Apartament complex

- Il limite estremo dell'interazione


Capitolo quarto: Der Siebente Kontinent

- La strada maestra che conduce alla morte

- Architettura della solitudine

- Il logaritmo della follia


Capitolo quinto: Benny's Video

- Programmato per uccidere

- L'ossimoro dello sguardo

- Transmediatico


Capitolo sesto: Die rebellion

- Der Letzte Mann

- Osterreich decadence


Capitolo settimo: 71 Fragmente einer chronologie des zuffals

- Amore e morte nel giardino della quotidianità

- Il diavolo probabilmente

- Trans-europe-express


Capitolo ottavo: Dass schloss

- Partitura incompiuta per un passaggio televisivo

- Il puzzle dell'assurdo


Capitolo nono: Funny Games: l'archetipo della crudeltà

- Quando "i clowns" bussano alla tua porta

- Irreversible


Capitolo decimo: Funny Games

- Giocare con il Male

- La morte ha fatto l'uovo

- Reality horror show


Capitolo undicesimo: Code inconnu

- Good news: la follia della normalità

- Import/export

- EYZ: il codice del nulla


Capitolo dodicesimo: La pianiste

- L'occhio del sesso

- L'ìmmagine

- Malattia=normalità

- Il sorriso della iena


Capitolo tredicesimo: Le temps de loup

- Ils

- Profondo nero

- No man's land


Capitolo quattordicesimo: Caché

- Schegge di paura

- Blow up

- Black out - progressiva frammentazione familiare


Capitolo quindicesimo: Funny Games U.S

- American Replay?

- Il resto di niente: il ri-vedibile

- American family's war


Capitolo sedicesimo: Leahcim Ekenah


Note al testo


Io, Haneke - Scritti d'autore e interviste


Io, Haneke - Interviste


Nota biografica


Filmografia


Bibliografia


Dieci anni e 5 film dopo, finalmente, la letteratura italiana su Michael Haneke viene aggiornata; tanto è passato tra Michael Haneke (a cura di A. Howath e G. Spagnoletti, edito da Lindau) e questo nuovo volume che Fabrizio Fogliato ha voluto dedicare al regista.
Tanta attesa è però stata premiata: l'impressione più immediata una volta terminato La visione negata è la vastità degli argomenti trattati in relazione al numero di pagine in cui viene fatto. Al lettore rimane inconcepibile l'immensa quantità di materiale analizzato dall'autore, che non solo tratta uno ad uno tutti i film del regista concentrando la propria attenzione sulla volontà di Haneke di scardinare gli schemi borghesi precostituiti, non attraverso la facile provocazione o il consumo della violenza, ma utilizzando e stravolgendo, in primis, il concetto di tempo e di "nero" con modalità proprie e nuove, ma trova lo spazio per una, necessaria, premessa storica e biografica, per la pubblicazione di un paio di saggi di Haneke stesso e per non una ma tre interviste finali.
Particolarmente interessante l'uso delle citazioni e dei riferimenti bibliografici da parte di Fabrizio Fogliato: quasi sempre durante l'intera lunghezza del testo le analisi più profonde sulla poetica di Haneke scaturiscono da frasi del regista stesso o da stralci di articoli già editi in libri e riviste straniere, come se l'autore volesse cercare un accreditamento attraverso queste fonti, come se volesse giocare in difesa. Ma tale ragionamento viene più volte smentito dalle prese di posizione piuttosto secche e di tanto in tanto ardite, che fanno di Fogliato un critico tutt'altro che abbottonato, e anzi attento a cogliere ogni sfumatura nel linguaggio di Michael Haneke, anche a costo di sovvertire alcune tesi preestitenti (vedi la confutazione della tanto decantata uguaglianza tra le due versioni di Funny Games in favore di uno spostamento di significato che inizia proprio dal cambiamento di location e dallo scarto temporale tra una pellicola e l'altra). La sua scrittura risulta così il perfetto punto di incontro tra analisi del film e studio filologico sulle fonti (non solo cartacee, ma anche interviste online e extra dei dvd).
Unici nei in tanta perfezione: foto non sempre di qualità impeccabile e impaginazione poco accattivante.

Michelangelo Pasini