CIPRI' E MARESCO

Ciprì e Maresco, di Emiliano Morreale


Autori: Emiliano Morreale


Casa editrice:
Edizioni Falsopiano, Alessandria, 2003


Collana:
FAI cinema Monografie


Pagine:
119


Formato:
15x15


Prezzo:
7 €


Lingua:
Italiano

Indice:

Ciprì e Maresco Ultimi bagliori di un crepuscolo (il cinema)
di Emiliano Morreale


- Quelli di Cinico Tv
- Parole chiave: per un buon uso della critica
- Pirandello e Pasolini
- Solo uno zio ci può salvare
- Le disavventure di Totò
- Enzo e i suoi fratelli
- Cagliostro principe delle tenebre
- Note

Scritti e interviste

- I malinconici e gli stupidi
- Film in cui respiri il cinema e un disperato bisogno di risposte
- Una strana geografia, direi. Intervista sul jazz a Franco Maresco.
- Oltre l'immagine
- Illuminati dalla rabbia
- L'enfant du Paradis. Intervista di Franco Maresco a Gesualdo Bufalino.

Filmografia

Biografia


Sono scarsissimi gli studi dedicati al cinema eretico di Ciprì e Maresco, tra le rare mosche bianche di una generazione di cineasti italiani allo sbando creativo e intellettuale. La snella guida curata da Morreale è anche la sola monografia apparsa sul loro cinema paradossale e tentacolare (coinvolge anche video e televisione).
Non bastasse questo a renderlo caro ai fan dei registi, il volumetto in esame contiene anche una discreta antologia di interviste al duo: cinque in tutto, dal 1992, anno del loro esordio catodico sulla Rai Tre di Guglielmi e Ghezzi (Oltre l'immagine, conversazione sulla tv ancora pregna di un certo utopismo rosselliniano) sino al 2003, all'indomani de Il Ritorno di Cagliostro. Comprensiva anche di alcune curiosità collaterali, come un'intervista sulle influenze della musica jazz nei loro film, e un incontro tra Maresco e lo scrittore siciliano Gesualdo Bufalino, è senz'altro questa la parte che da sola vale l'acquisto del libro (peraltro dal prezzo più che vantaggioso).
Il corredo critico si sviluppa invece in 30 pagine di attenta disamina dell'opera dei due cineasti off palermitani, riletta dallo sguardo geograficamente affine di Morreale, il quale predilige un'analisi tesa a una generica legittimazione culturale e rivolta alle influenze più o meno dichiarate, letterarie (Pirandello, Beckett, Scaldati) e cinematografiche (Pasolini, Bunuel, Dreyer, Bene).
A chiudere, il tentativo ben risolto di raccogliere l'intera filmografia dei Nostri, impresa ardua considerata l'estrema prolificità del duo e la lunga serie di corti e video spesso solo rimontati e rititolati.
Di rapida e facile lettura, sa condensare in poche pagine una soddisfacente guida alla loro poetica. Non resta che sperare in una prossima pubblicazione aggiornata e ancor più approfondita.

Dario Stefanoni