BREVE STORIA DEL CINEMA TEDESCO
Autori: Bernard Eisenschitz Titolo originale: Le cinéma allemand Edizione originale: Nathan, Paris, 1999Casa editrice: Lindau, Torino, 2001 | Indice: | Attraversare la storia del cinema tedesco significa aggirarsi con diseguale difficoltà tra età dell'oro celebratissime (Weimar, il Giovane e il Nuovo cinema tedesco) e medioevi frequentati quasi in esclusiva da studi specialistici (il pre-Caligari, l'epoca nazista, il cinema della RDT), dunque far convivere in uno stesso luogo il trito e l'inesplorato. A tale difficoltà Bernard Eisenschitz risponde delineando uno scenario in cui si incrociano, bilanciandosi, la completezza e la sommarietà, adottando la pratica metodologica del sorvolare tutto senza fermarsi mai. Illuminato da uno stile asciutto ed essenziale e sorretto dai contributi di Kracauer, Eisner, Brecht e Daney, il saggio si propone sin da subito come un'introduzione sufficientemente esaustiva, non perdendo mai occasione per guardare con occhio critico ai legami tra storia e politica. La Germania ritratta è una nazione che rinegozia la propria identità: ambiguità e fratture riportate anche nella struttura del volume nella scelta di trattare due o più tipologie di cinema nazionale in contrasto dialettico (avanguardia/commerciale, nazisti/esiliati, cinema-di-papà/nuovo-cinema, RDT/RFT), sempre allo scopo di restituire un quadro, o come le dimensioni richiedono: una miniatura, completa e precisa. L'edizione francese, a cui la Cinématheque parigina ha assegnato il rinomato Prix Philippe Arnaud, presenta un aggiornamento al 1999 – che Lindau riporta – nel quale l'autore condensa due decenni estremamente problematici per il cinema tedesco, i disastrosi anni '80 e '90, in un distillato superficiale ed irrisolto. Più felice, invece, la bibliografia, essenziale e versatile, che racchiude i cardini del discorso attorno al cinema tedesco, inglobando anche testi non propriamente cinematografici, ma comunque fondamentali (tra cui i filosofi di Francoforte e la storiografia più essenziale attorno al Novecento tedesco. Giuseppe Fidotta |