CHITARRE E LUCCHETTI - IL CINEMA ADOLESCENTE DA MORANDI A MOCCIA
Autori: Davide Boero | Indice: Adolescenti negli anni Settanta In attesa dell'esame Non si scherza con l'amore Intervallo Disimpegno o partecipazione Fuggire dall'insoddisfazione Dopo gli esami... un viaggio La fine dei giovani Filmografia Bibliografia Indice dei nomi | Il merito di aver pubblicato per la prima volta un saggio sul fenomeno del cinema giovanilistico (o adolescenziale) italiano va equamente diviso tra Davide Boero e l'ormai rodata ditta Pulici-Gomarasca di Nocturno Cinema. Il primo per aver scritto il Chitarre e lucchetti in oggetto, i secondi per aver dedicato, quasi un anno prima, un dossier monografico dedicato al genere che ha obbligato i critici a rivedere la nozione (parlando di box office) di crisi della settima arte in italia. Il compito di Boero non e' solo oltremodo arduo perche' sostenuto da una bibliografia precedente praticamente pari a zero, ma anche in quanto il filone cinematigrafico in questione, bistrattato fin dall'inizio dalla critica, poco si presta ad un analisi prettamente teorica. Il giovane autore, forse proprio per mettere le mani avanti nei confronti dei colleghi, dichiara immediatamente di non scrivere con intento celebrativo nei confronti del genere oggetto di studio. Il suo interesse e' piuttosto quello di trovare la chiave di lettura che possa accomunare una sequela di pellicole che fanno seguito al successo di Tre metri sopra al cielo prima e di Notte prima degli esami poi. Senza chiaramente la presunzione di individuare una cifra stilistica comune, ma con l'obiettivo di studiare i giovani attraverso i film che li descrivono, che amano e nei quali, causa e non effetto, si identificano. Una sorta di percorso a ritroso che parte dai film per arrivare all'oggetto dipinto in essi e quindi, per forza di cose visto il successo mediatico di certe pellicole, al loro reale universo. Le citazioni ed i parallelismi suggeriti da Davide Boero (da Bunuel a Truffaut) suggeriscono la natura, precisa e approfondita, dello studio operato, nonostante il registro si mantenga per tutto il libro dalle parti della trasparenza ed intelleggibilita' totale. Inevitabile ma forse troppo breve il capitolo iniziale dedicato agli antenati di Vaporidis e Moccia; un po' confusionaria la struttura del libro che fino all'ultimo non chiarisce la volonta' di procedere a schede di approfondimento di ogni film o quella di individuare temi e sottogeneri all'interno del filone giovanilistico. Chitarre e lucchetti non e' l'opera definitiva sul cinema giovanilistico italiano (ce ne sara' mai il bisogno?), ma resta un ottimo primo approccio ad una cinematografia ancora in completo divenire. Peccato per il prezzo, forse un po' troppo alto per le 133 pagine totali. Michelangelo Pasini |