FANT'ASIA - IL CINEMA FANTASTICO DELL'ESTREMO ORIENTE

Fant'Asia - Il cinema fatastico dell'estremo oriente, di Max Della Mora e Massimo Monteleone

Autori: Riccardo Esposito, Max Della Mora, Massimo Monteleone



Casa editrice:
Granata Press, Bologna, 1994



Collana:
Ombre Elettriche



Pagine:
320



Formato:
17x24



Prezzo:
40.000 lire



Lingua:
Italiano

Indice:

Troppo lungo per essere riportato interamente, vengono indicati i paesi analizzati ed i principali argomenti


Premessa


Parte prima: Giappone

Il Kaidan, New Horror in video, Il Kaiju Eiga e la fantascienza, Eros & Fantastique, Horror black humor, bio-filmografie di (tra gli altri) Shigeru Amachi, Ishiro Honda, Akio Jissoji, Kinji Fukasaku, Nobuo Nakagawa, Takashi Shimura, Shinya Tsukamoto


Parte seconda: Hong Kong

I primi film, il soprannaturale, Wuxiapian-fantastique, Gli anni'70, Sex & Fantastique, Tsui Hark e gli effetti speciali all'americana, Cortigiane sesso e gongfu, Jiangshi (vampiri saltellanti), donne fantasma & Co, bio-filmografie di (tra gli altri) Cao Dahua, Chen Baozhu, Chen Gang, Ching Siu-Tung, He Menghua, Lam Cheng-Ying, Xu Feng, Zhang Che


Parte terza: Cina

Spettri, demoni-volpe e vampiri, la novella-wuxia, i primi film (1905-1931), il master of horror del cinema cinese: Maxu Weibang, ritorna il cinema di genere (1983-1993)


Parte quarta: Filippine

Folklore e tradizioni teatrali, Josè Nepomuceno e gli albori del cinema filippino, i favolosi anni Cinquanta, Gerardo De Leon, Horror in coproduzione Wip, il nuovo cinema fantastique filippino


Parte quinta: Indonesia

Dagli albori fino all'indipendenza (1949): olandesi e cinesi padroni dello schermo, dagli anni '50 ai '70: si delina il genere Mystic-Fantasy, i fantastici anni '80: Sword and Sorcery, Special Effects, e ibride imitazioni dell'horror occidentale


Parte sesta: gli altri paesi

Corea, Malesia, Tailandia, Taiwan





Volume pioneristico e dall'importanza, ancora oggi, seminale. Prima della diffusione capillare di internet, prima quindi dei forum di discussione, degli acquisti online e del download di film da ogni angolo del globo, prima quindi che il concetto di rarità di una pellicola venisse reinterpretato dallo sviluppo tecnologico, scrivere un libro che trattasse del cinema fantastico (mostri, fantasmi, magia, spiriti, demoni, vampiri e chi più ne ha più ne metta) asiatico sembrava un lavoro impossibile, tanto più se gli autori avessero avuto intenzione di dedicarsi non solo ai colossi cinematografici orientali (Giappone, Cina, Corea del Sud ed Hong Kong), ma se avessero voluto approcciare anche il fantastique di cinematografie minori come quelle di Filippine, Indonesia, e Malesia. Il primo merito del volume scritto a sei mani da Esposito, Della Mora e Monteleone è quindi quello di aver posto le basi per uno studio ulteriore e approfondito, praticabile, di lì a pochi anni, grazie soprattutto ai nuovi e moderni strumenti di ricerca a disposizione di studiosi e cinefili.
Attenzione però, Fant'Asia non è da considerare un manuale storico ma ormai superato: è una fonte inesauribile di informazioni, dati, curiosità, una miniera d'oro per l'appassionato e per il cultore iconografico (decine e decine di foto di scena in bianco e nero, locandine, poster, ritratti, disegni), una lettura piacevolmente appassionante e mai pedante.
Certamente non esente da difetti ed inesattezze propri soprattutto degli anni che porta sul groppone, il volume in questione sta diventando, oltretutto, anche un oggetto da collezione, un tomo da avere, un libro che si sta colorando, anno dopo anno, di un'aura mitica.

Michelangelo Pasini